Fabio Scanzani

Nome della scuola: 
IIS SILVESTRI 301 ROMA - plesso ITIS A. VOLTA
Città: 
ROMA
Regione: 
Lazio
Disciplina/e Insegnata: 
TPSEE - Tecniche di progettazione di sistemi elettrici ed elettronici- Sistemi automatici - Elettronica
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Sono un ex-Ufficiale dei corpi tecnici dell’Esercito Italiano, ho maturato un esperienza lavorativa ultra-ventennale (1989 - 2007) in Italia ed all’estero come sistemista presso il gruppo industriale Philips nell’ambito dell’ingegneria dei sistemi elettronici. Dal 2008 al 2012 ho svolto attività di ricerca presso il CNR ISAC per lo sviluppo di strumentazione elettronica innovativa per le misure di parametri atmosferici di tipo “remote sensing”. Dal 2012 insegno Elettronica, TPSEE , Sistemi ed Informatica negli istituti Tecnici statali della capitale dove ho avviato progetti di formazione e di innovazione nel settore delle tecnologie digitali ( Progettazione e programmazione di sistemi di automazione digitali con Arduino, programmazione in ambienti Scratch, corsi di Musica elettronica, etc. ). Nel corso degli ultimi anni della mia attività come libero professionista ho curato personalmente diverse iniziative di rilevanza culturale e scientifiche nel settore dei sistemi ICT (informativi, multimediali e di monitoraggio ambientale) ed ho condotto attività di valutazione di progetti di innovazione tecnologica nel settore dei sistemi ICT per la Commissione Eu. Sono iscritto all’Ordine degli Ingg. Di Roma (dal 2003) e nella lista degli esperti del MIUR ( (con D.D. 79/2010)) , del MISE con (D.D. del 2014) e della Commissione Europea (Dg Connect dal 2008 ) ed ho svolto l’attività di promotore tecnologico per una start-up in un progetto di sviluppo di strumentazione scientifica finanziato da un bando di Roma Città metropolitana (2011-12). La mia esperienza di docente ha inizio con un percorso universitario di specializzazione all’insegnamento attraverso il Tirocinio Formativo Attivo (1° Ciclo AA. 2011-12). Dopo numerosi anni di insegnamento non di ruolo in diversi istituti tecnici della Capitale, alcuni dei quali risultati per me assai formativi per la particolare utenza - vedi ad es. ISISS “MAGAROTTO” per studenti sordi AS 2018-19 - ritenendomi oramai professionalmente preparato nel creare ed organizzare al meglio la didattica settoriale per i miei studenti, ho rivolto la mia attenzione al miglioramento della mia capacità di individualizzare il più possibile l’attività di insegnamento ai diversi stili di apprendimento che ognuno di loro presenta al fine di favorire lo crescita e lo sviluppo delle loro competenze specialistiche nel settore della progettazione e sistemistica. Questo rappresenta per me ance un opportunità di poter favorire un necessario ed utile trasferimento delle mie competenze specialistiche alle nuove generazioni. Potrei dire che questa è divenuta oramai per me una vera e propria missione oltre che un esigenza personale ai fini lavorativi. Anche se nell’organizzazione di uno specifico percorso di apprendimento non esistono a priori scelte giuste o sbagliate in senso assoluto, la riuscita o meno di un determinato piano didattico, come sappiamo, dipende da molti fattori, come gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere, la situazione di partenza degli allievi e i tempi a disposizione. L’apprendimento non è soltanto la capacità che ognuno di noi ha nel memorizzare ed imparare, ma soprattutto quella di acquisire sempre nuovi atteggiamenti e comportamenti, ovvero trasformare la visione statica tradizionale in quella dinamica non più solo nozionistica ma operativa: dall’acquisizione di dati e l’elaborazione degli stessi alla produzione di nuove informazioni e comportamenti. In questo processo individuale l’insegnante non può essere la “causa diretta” dell’apprendimento, ma l’animatore che dovrà agevolare, organizzare, sollecitare le occasioni di apprendimento stesso.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
L’approccio didattico da me utilizzato nel corso di questi ultimi due anni di emergenza Covid 19 è stato comunque quello oramai per me consueto della didattica per competenze. Il percorso formativo è stato progettato partendo dai prerequisiti raggiunti in precedenti moduli di studio di tipo più tradizionale relativi all’insegnamento che, tra quelli della mia classe di concorso (A040 denominata “Scienza e tecnologie elettriche ed elettroniche”, è definito “Tecnologie di progettazione di sistemi elettrici ed elettronici” afferente al triennio di specializzazione del corso ITIS nell’articolazione Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione. Questa attività, come durante tutte le altre svolte nel corso dell’anno sia in presenza che in DDI - data appunto l’emergenza Covid 19 - ha richiesto, necessariamente, un ampio utilizzo di tutti gli strumenti e piattaforme informatiche (PC,Tablet,LIM,Simulatori etc. ) disponibili e della ben conosciuta piattaforma di E-learning Gsuite per la condivisione dei materiali didattici e dello stesso percorso didattico. L’uso dei simulatori per un laboratorio di tipo “virtualizzato” – utilizzando simulatori circuitali come Ni Multisim, Labview TinkerCad etc.- ha favorito un apprendimento di tipo esperienziale ed induttivo, anche senza il ricorso all’utilizzo della strumentazione di laboratorio convenzionale, dando ampio spazio alle metodologie di cooperative Learning e peer to peer tanto in presenza quanto a casa. L’uso di questi simulatori, unitamente agli strumenti informatici di e-learning è stato fondamentale, permettendomi di condividere con loro, anche nel corso della tradizionale lezione frontale simulazione di misure elettriche tipicamente laboratoriali integrate con proiezioni di slide, filmati e documenti multimediali ( poi successivamente condivisi con gli studenti attraverso la stessa piattaforma di E-learning ad integrazione dei libri di testo già adottati). Gli stessi strumenti di virtualizzazione e prototipazione laboratoriale sono stati poi adoperati dagli stessi studenti nelle loro esposizioni in itinere assieme a prove pratiche condotte in presenza o a distanza svolte direttamente sugli stessi simulatori installati sul loro PC personale. Per fare ciò l’Istituto Silvestri 301 già dal mese di Novembre 2020 ha acquistato, su mia indicazione, licenze autorizzative dei SW citati presso la società che li commercializza in Italia per conto della National Instruments attraverso la piattaforma MEPA. I citati SW , per chiarezza, sono i medesimi che vengono commercializzati a livello mondiale nella versione professionale ad uso industriale dalla citata multinazionale americana, per questo sono particolarmente professionalizzanti per gli studenti in quanto favoriscono, oltre che l’apprendimento dei paradigmi essenziali nella mia materia, una buona conoscenza degli strumenti di progettazione ingegneristica oggi utilizzati presso i più moderni laboratori di ricerca ed innovazione tecnologica del settore. Riguardo la piattaforma di e-learning prescelta - oggi Gsuite in precedenza usavo EDMODO - da me utilizzata oramai con successo da anni, non mi dilungherò oltre, dirò solamente che, soprattutto in questo ultimo difficile periodo di pandemia, mi ha consentito, oltre la condivisione dei materiali didattici, di mantenere un colloquio frequente con i miei studenti, anche fuori del contesto scolastico, assicurando loro costantemente - spesso anche oltre gli orari canonici - la mia guida e sostegno nel percorso di studio che rimane pur sempre individuale, anche per coloro che hanno più difficoltà nell’apprendimento. Ritengo che, anche attraverso questa ultima esperienza emergenziale, ho avuto modo di rinnovare la mia convinzione che il lavoro di un docente debba oggi rappresentare un esperienza di crescita, di stimolo e di esempio al miglioramento di se stessi e della società in cui viviamo.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
Nel laboratorio come in classe in questi anni di docenza, attraverso l’analisi di contesti specifici applicabili alle differenti discipline di insegnamento che afferiscono alla mia classe di concorso l’A040 ( Elettronica. Sistemi Automatici Tecniche di Progettazione etc..), ho compreso come in una scuola che sia attuale con i tempi, si debba fare in modo che le giovani generazioni sviluppino sempre maggiormente le competenze, ovvero l’attitudine a combinare le loro conoscenze ed abilità ad atteggiamenti appropriati al contesto, sviluppando quella che viene genericamente definito come approccio al “problem solving”. La competenza è quindi quella dimensione della persona che, di fronte a situazioni e problemi, mette in gioco ciò che sa e ciò che sa fare, ciò che lo appassiona e ciò che vuole realizzare. Per ottenere questo la scuola deve saper attivare strategie di insegnamento per competenze, cioè una didattica per competenze. Questo è uno stile di insegnamento che non deve più limitarsi a trasmettere un sapere nozionistico fatto di fatti, dati, formule e definizioni da imparare a memoria ma piuttosto un modello per imparare in modo significativo, autonomo e responsabile, di fare ricerca e di essere curiosi, di fare ipotesi, di collaborare, di affrontare e risolvere problemi insieme, così come quello di progettare in modo autonomo. Nella scuola di oggi lo studente diviene quindi centro dell’azione didattica e assume responsabilità e autonomia nella costruzione del suo percorso apprendimento in cui il docente assume sempre più il ruolo di un facilitatore che di volta in volta introduce ai suoi studenti il valore e la rilevanza di quanto ci si accinge a studiare. Il lavoro in classe come in laboratorio si centra sull’esperienza, contestualizzata nella realtà, ed è sviluppato in modo significativo attraverso l’attuazione di compiti significativi. La didattica per competenze, e il lavoro per compiti significativi, fa crescere l’abitudine nei giovani a lavorare insieme: organizzati in gruppi (Cooperative Learning) , essi imparano a porre domande e a dare risposte, si abituano a prendere decisioni, a discutere con responsabilità confrontando diverse opinioni, a darsi reciproco aiuto, ad assumere responsabilità (verso le persone, gli animali, le cose).Attraverso la didattica per competenze ciascun studente trova modo e spazio per apprendere nel modo a lui più adatto, nel modo più soddisfacente e significativo. La didattica per competenze, mette in gioco le potenziali caratteristiche e doti di ciascuno di loro e consente di valorizzare le eccellenze e, al tempo stesso, di non deprimere gli studenti più deboli o con significativi disturbi di apprendimento ponendoli di fronte la realtà che dovranno affrontare ogni giorno nella società dell’informazione ovvero della seconda rivoluzione industriale. DIDATTICA Personalmente credo molto nella collaborazione tra pari e nel processo di apprendimento che si può realizzare attraverso di essa. Ho sfruttato questa metodologia soprattutto per il recupero di quegli studenti che non avevano raggiunto risultati sufficienti. Ho organizzato dei momenti di recupero e di laboratorio in cui ho svolto dei lavori di gruppo favorendo l’attività di tutoring e di peer to peer, strutturando gruppi con uno studente più brillante e uno con maggiori difficoltà. Questa metodologia ha favorito non solo la collaborazione ed il miglioramento di alcune eccellenze, ma anche gli apprendimenti da parte degli studenti più deboli, coinvolti in prima persona e supportati dai compagni più attivi. Ho potuto anche sperimentare momenti di didattica innovativa, anche grazie alla mia pregressa esperienza di professionista nel settore delle tecnologie ICT e nella mia qualità di esperto di tecnologie digitali. Su questo indicatore, in particolare, credo di aver ulteriormente consolidato le mie preesistenti competenze specialistiche e ritengo che sarà oggetto anche di futuri approfondimenti soprattutto nell'ambito laboratoriale ( creazione di una Fablab e di un Arduino Factory con i miei studenti degli ultimi anni del triennio. ORGANIZZAZIONE Il confronto con i colleghi è stato per me sempre fondamentale nella realizzazione del progetto educativo, non solo nelle mie classi, ma nella scuola nel suo complesso. Dal confronto costante e continuo con i miei colleghi, anche quelli delle altre discipline, sono emersi diversi spunti di riflessione sui quali ci siamo confrontati in modo produttivo. Questo mi ha fatto crescere sia come docente che come educatore, ruolo di sempre maggiore importanza in una società che vuole essere quanto mai inclusiva. Nel corso dell’anno scolastico dedico sempre molta attenzione alle esigenze dei miei studenti ma anche a quelle espresse per loro dai genitori (quando presenti):questo mi consente di inquadrare al meglio lo studente nel suo contesto sociale di vita cercando di dare sempre indicazioni il più possibile chiare e coerenti su quali fossero gli obiettivi che mi prefiggo di conseguire nella mia disciplina e quali strategie di apprendimento fossero maggiormente adatte per raggiungerli. Purtroppo la comunicazione non è sempre efficace, soprattutto quando il livello socio-culturale di provenienza degli studenti – assai frequente nel contesto ITIS considerato erroneamente dai molti di serie B rispetto a quello liceale - presenta evidenti elementi di disagio, fattore che purtroppo influenza enormemente il processo educativo e formativo di ciascuno studente. PROFESSIONALITÀ In questi anni di insegnamento ho compreso che la professionalità di un docente va curata e alimentata in modo permanente. Un competente uso della tecnologia, sia nella didattica che nella gestione dei rapporti e nella condivisione con gli studenti e con i colleghi, credo sia un requisito essenziale di competenza per tutti i docenti: il continuo e costante aggiornamento nelle competenze digitali è l’elemento chiave per la crescita professionale di ognuno di noi in un ambito in cui cambiamenti avvengono in modo velocissimo e portano ad innovazioni tecnologiche e metodologiche continue. A questo rinnovamento culturale deve tuttavia corrispondere un riconoscimento economico e sociale assolutamente nuovo della figura del docente moderno che valorizzi il lavoro e dia il giusto merito all’impegno richiesto nel cambiamento.