Alessandro Bonaciti

Nome della scuola: 
IC 'Zanzotto' di Caneva (PN) - Secondaria di I grado 'Pascoli' di Polcenigo (PN)
Città: 
Caneva - Polcenigo (PN)
Regione: 
Friuli Venezia Giulia
Disciplina/e Insegnata: 
Lettere
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Insegno stabilmente dal 2014 (Scuola Secondaria di I grado ‘Pascoli’ di Polcenigo, I.C. ‘Zanzotto’ di Caneva), dopo alcuni anni di precariato scolastico e in seguito al superamento del concorso indetto nel 2012; in precedenza sono stato impiegato prima e quindi educatore (per circa 10 anni). Il percorso di studi compiuto (lauree in Storia, Scienze dell’Educazione, Storia della Società Europea dal Medioevo all’Età Contemporanea, le ultime due conseguite come studente-lavoratore) e proprio le diverse esperienze lavorative compiute prima di arrivare all’insegnamento in pianta stabile mi hanno permesso di portare all’interno delle aule un bagaglio vario e differenziato da condividere con studenti e colleghi. Tali esperienze sono state utili anche nell’affrontare le attività di coordinatore (fiduciario) di plesso che svolgo ininterrottamente dal 2015 e di animatore digitale (dal 2016). Nel corso del 2021 ho pubblicato un lavoro svolto con alcuni colleghi in seguito a un progetto dell’USR FVG iniziato nell’anno 2018 (‘Indicazioni per un curricolo verticale di Cittadinanza e Costituzione, 3-14 anni’ in ‘Scuola democratica’ numero speciale maggio 2021) e una raccolta di racconti (‘Ogni possibile diversità’, Edizioni Montag) dedicata alla ricchezza che porta con sé la diversità che caratterizza ognuno di noi. Nel lavoro in aula ho sempre ritenuto importante sviluppare l’apprendimento cooperativo – cercando di inserire in esso sia una parte che dia la possibilità agli studenti di sviluppare la propria manualità sia una parte che permetta di utilizzare le nuove tecnologie – in modo da abituare i ragazzi alla collaborazione e allo sviluppo condiviso di idee e per sviluppare in loro l’idea del “noi” oltre a quella dell’ “io”, puntando anche a far emergere le diverse caratteristiche e competenze di ognuno. Alcuni dei lavori realizzati dagli studenti secondo queste modalità e legati a diverse tematiche e problematiche hanno ottenuto anche la vittoria di concorsi nazionali (2014-15 Concorso “Umanità dentro la guerra”, 2017-18 Concorso “Programma il futuro / programma le regole”, 2018-2019 Concorso “Raccontare il Medioevo”, 2018-19 e 2019-20 Concorso “I giovani ricordano la Shoah”, 2020-21 Concorso Fondazione Grillo, 2020-21 Concorso “Tracce di Memoria – 9 maggio”) e locali (2019-20 Concorso “Premio Scuola Digitale” – fase provinciale), o comunque dei riconoscimenti importanti ( 2015-2016 Concorso “IRSE Europa e giovani” - 2° posto, 2016-17 Concorso “10 febbraio” – Menzione Speciale, 2017-18 Finalisti “Olimpiadi del Service Learning”, 2019-20 Concorso “10 febbraio” – 2° posto) Due esperienze particolari sviluppate con gli studenti sono state “La storia nel quaderno – Archivio-museo del quaderno di scuola” e “Mest-ieri – Caratteristiche e protagonisti dei lavori artigiani e agricoli del nostro passato… con uno sguardo al presente”. La prima, iniziata nell’anno scolastico 2018-19 e prevista inizialmente da sviluppare nell’ambito di un biennio, ha previsto il recupero di alcuni quaderni di scuola del XX secolo (anni ’20-’60), la lettura dei contenuti dei quaderni e la riflessione sugli stessi tramite la creazione di un’apposita scheda di catalogazione, quindi la realizzazione di un sito internet (abonaciti2.wix.com/archiviomuseo) contenente le foto di tutte le pagine e l’analisi di ogni quaderno recuperato e infine la predisposizione di un vero e proprio museo composto da una teca contenente gli 8 quaderni recuperati, da 8 roll-up con la spiegazione dei contenuti degli stessi e da 8 cornici digitali all’interno delle quali sono state inserite le foto di tutte le pagine dei quaderni (il finanziamento per l’acquisto di quanto previsto dal progetto è stato ottenuto grazie alla collaborazione con un ente attivo nella regione Friuli Venezia Giulia, l’Ecomuseo Lis Aganis; gli spazi per la sistemazione fisica del museo sono stati forniti dal Comune di Polcenigo). Tale esperienza, essendo prevista come biennale, si sarebbe dovuta concludere in tutte le sue fasi nello scorso anno scolastico, ma a causa dell’emergenza sanitaria ha visto il rinvio della parte conclusiva (esposizione al pubblico) all’anno scolastico 2020-21 ed è stata quindi presentata ufficialmente durante la manifestazione “Settimana della Cultura Friulana 2021”. La seconda esperienza, “Mest-ieri”, è stata sviluppata tutta nell'anno scolastico 2020-21 e verrà descritta nella successiva sezione.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
L’emergenza da COVID-19, capitata come ben sappiamo improvvisamente, ha comportato l’accelerazione del processo di informatizzazione della mia scuola, il che ha reso necessario la creazione di un’organizzazione completamente nuova: come animatore digitale, già impegnato in corsi interni per condividere con i colleghi l’uso di alcuni strumenti informatici, ho gestito in particolar modo il passaggio all’uso di una piattaforma, creando account, gruppi e quant’altro necessario per studenti, docenti e genitori. Per facilitare l’inizio e la prosecuzione della conoscenza di questo nuovo strumento, a partire dal marzo 2020 ho realizzato videotutorial per docenti, studenti e genitori pubblicati nel sito d’istituto, quindi ho tenuto dei corsi per gli studenti su quali strumenti e metodologie usare per la creazione degli elaborati per l’esame conclusivo del primo ciclo, restando sempre a disposizione di chiunque avesse bisogno, non solo telefonicamente ma anche, per esempio, con la creazione di un apposito indirizzo di posta elettronica al quale ero reperibile per qualunque problema. Queste esperienze sono proseguite anche nell’anno scolastico 2020-21. Come fiduciario di plesso ho dovuto inoltre riorganizzare periodicamente, in particolar modo in questo ultimo anno scolastico e in base alle fasi della pandemia (tutte le classi a distanza, alcuni a scuola altri a casa, quarantene) il piano orario della sede in cui lavoro. Per quanto riguarda la gestione delle attività a distanza, utile si è rivelato il sito abonaciti2.wix.com/storiaestorie – già creato alcuni anni fa e periodicamente aggiornato – e utilizzato anche in aula in quanto contenente schemi, file audio, video legati alle discipline da me insegnate (italiano, storia e geografia) e poi si è provveduto a inserire anche l’aspetto della gamification, grazie all’utilizzo durante le lezioni di strumenti alternativi (ad es. Kahoot, Learningapps, Educandy) per permettere agli studenti di lavorare sui contenuti in maniera diversa dal solito e più stimolante. Convinto dell’importanza del lavoro cooperativo, anche in questo periodo di emergenza ho deciso di concludere i progetti già avviati (si veda l’esperienza dell’Archivio-Museo sopra descritta) e/o intraprenderne nuovi nonostante le difficoltà legate alla possibilità di svolgere attività di gruppo a distanza. Un’esperienza già citata nella sezione precedente e interamente sviluppata nell'anno scolastico 2020-21 è stata “Mest-ieri” e ha avuto come obiettivi quelli di far recuperare informazioni e quindi far conoscere agli studenti i vecchi lavori di cui erano esperti alcuni decenni fa gli artigiani e gli agricoltori abitanti nella provincia di Pordenone, nel Friuli e in generale in Italia. Il percorso progettuale, portato avanti con gli studenti delle classi prime, si è sviluppato tramite diverse fasi: - la prima ha permesso di conoscere le caratteristiche degli antichi mestieri (condivisione delle informazioni tramite file pubblicati sulla piattaforma informatica utilizzata dall’istituto e relativa sintesi mediante creazione di files legati ognuno a un mestiere; realizzazione di disegni e poesie con la funzione di sintetizzare le informazioni raccolte, caricati poi all’interno dei medesimi files); - la seconda ha visto la raccolta di testimonianze dirette (creazione di un apposito questionario e interviste a distanza a persone che hanno svolto i lavori artigiani/agricoli; le interviste hanno permesso anche di riflettere riflessioni su un “mestiere” come quello dello studente / bambino, ponendo domande utili a recuperare informazioni sulla differenza del suo ruolo nel passato rispetto a oggi e sul peso che lo studio aveva per i più giovani nel passato rispetto a oggi; anche le interviste sono state trascritte e rese disponibili per la rilettura tramite condivisione nella piattaforma d’istituto); - la terza, legata più al presente e collegabile all’insegnamento di Educazione Civica introdotto proprio in questo anno scolastico, ha permesso di creare un’appendice contenente le riflessioni dei singoli studenti sull’importanza del lavoro e sugli articoli della nostra Costituzione che affrontano tale questione; - la quarta e ultima fase è stata quella che ha permesso di raccogliere tutto quanto scritto e condiviso in una pubblicazione (da distribuire non solo agli studenti della scuola ma anche nel territorio, nelle scuole) avvenuta grazie alla collaborazione, anche in questo caso, con l’Ecomuseo Lis Aganis.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
La scuola dovrà inevitabilmente esistere ma altrettanto inevitabilmente rinnovarsi. Gli insegnanti dovranno essere sempre più impegnati a proporre e accogliere idee da far sviluppare agli studenti con la propria supervisione, a far acquisire capacità di riflessione e di critica muovendosi tra passato, presente e futuro, a trasmettere l’idea dell’utilità dei momenti informali per conoscersi al meglio, in poche parole a stimolare e far crescere durante l’attività curricolare le competenze dei ragazzi. Voglio sottolineare l’importanza dei momenti informali in cui si impara, si fa esperienza e ci si confronta, perché in queste situazioni alle difficoltà che ci sono sicuramente nelle diverse fasi dell’apprendimento si possono unire sia una forte motivazione ad imparare sia una decisa soddisfazione a stare con gli altri. Oltre a ciò i docenti dovranno portare in aula e condividere le proprie passioni con gli studenti: il primo a stare bene e a divertirsi in aula deve essere il docente, di conseguenza staranno bene, parteciperanno con maggior trasporto, impareranno meglio e si divertiranno anche gli studenti, disponibili e curiosi verso ciò che è nuovo. Mi soffermo sulla parola divertirsi, che intendo nel suo significato di “allontanarsi”, allontanarsi dalle preoccupazioni e grazie a ciò potersi esprimere liberamente, e ciò deve valere sia per gli studenti – ciascuno utilizzando il proprio stile di apprendimento – sia per il docente, quest’ultimo anche in funzione di esempio. Sarà anche fondamentale inserire un aspetto ludico, vale a dire “accattivante, stimolante”, in quanto le attività ludiche generano motivazione e gratificazione chiedendo al contempo conoscenza, esperienza, rispetto di regole e convenzioni. Tutto ciò si collega a un altro aspetto fondamentale, quello dell’ovvio mantenimento dell’alfabetizzazione culturale (lettura e scrittura, aritmetica e scienze, tecnologia e grafica, etc.) da sommare all’alfabetizzazione sociale: non stare più ore, ma stare meglio a scuola. L’alfabetizzazione intesa tradizionalmente come leggere, scrivere e far di conto, ma anche informatica e sociale che operi contro la solitudine, dunque: tutto ciò potrà aiutare a stimolare e a sviluppare la socializzazione, il ragionamento, la ricerca e l’elaborazione artistica. La scuola del futuro dovrà dunque puntare a uno sviluppo organico del sapere che si muova tra diverse forme di conoscenza e modalità comunicative. Scuola e società sono e saranno strettamente legate, funzionali l’una all’altra, soprattutto la scuola è e sarà l’elemento che sin da piccolissimi serve e servirà per introdurre bambini/e alla socializzazione, per essere poi un punto costante di riferimento in questo ambito nel corso della loro esperienza di ragazzi/e e giovani uomini/donne. In estrema sintesi si dovrà puntare a una scuola che sia nel presente, che conosca il passato, che guardi e che operi per il futuro delle PERSONE che la frequentano, la vivono, la costruiscono insieme giorno dopo giorno.